lunedì 31 gennaio 2011

IDEATRE60

Formazione e lavoro/ Come trovare lavoro grazie all'open source


Negli ultimi anni, con lo sviluppo di una società che utilizza in modo sempre più massivo la tecnologia e si interfaccia con il mondo delle relazioni e del lavoro con i personal computer, troviamo del tutto naturale poter scegliere tra numerosi programmi, alcuni disponibili in rete, altri che troviamo già in dotazione sulle macchine che acquistiamo. Oggi è facile trovare utenti che utilizzano Firefox per navigare in rete o Thunderbird per scaricare la posta, entrambi rilasciati dalla Mozilla Foundation. O ancora scrivere testi o lavorare su fogli di calcolo attraverso la suite Open Office, che oggi può contare sul supporto di Oracle. O ancora riprodurre qualsiasi tipo di file audio e video con VLC e modificare un’immagine utilizzando Gimp.
Oggi il Software Open Source (OSS), di cui abbiamo fatto alcuni esempi sopra, software il cui codice sorgente viene aperto alla community di sviluppatori che lo modifica e lo implementa a beneficio della collettività, ha raggiunto uno sviluppo e una diffusione tale da diventare a tutti gli effetti una valida alternativa - insieme ai sistemi operativi aperti costruiti su base Linux - ai software e agli OS proprietari. Questi programmi sono disponibili in rete e scaricabili gratuitamente, e grazie all’opera di divulgazione fatta dalle community dell’open source, hanno perso l’etichetta di ‘prodotto di nicchia’ per diventare strumenti di uso comune.
In Italia anche le istituzioni hanno preso atto di questi importanti sviluppi dell’offerta tecnologica, e a partire dal 2004, con l’emanazione della direttiva Stanca sullo 'Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni', talune regioni (Toscana, Umbria, Veneto, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna) e alcuni comuni hanno promulgato leggi per favorire e promuovere l'utilizzo dell'open source nella pubblica amministrazione. Obiettivi dichiarati, tra gli altri, favorire tanto la riduzione dei costi quanto l'interoperabilità tra i diversi sistemi informatici e, non da ultimo, impedire la 'dipendenza' da un unico fornitore o da un unica tecnologia proprietaria.
E' inevitabile quindi che attorno a questo nuovo 'ecosistema' informatico si sviluppino numerose professionalità collaterali, si generi insomma un indotto di cui possono beneficiare sviluppatori, installatori e manutentori che abbiano acquisito specifiche professionalità.
Per promuovere la diffusione dell’OS in Italia e formare tecnici e programmatori, la Scuola 'Ludovico Radice Fossati' aperta dalla Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri (SIAM, www.siam1838.it) in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha istituito il Corso di formazione per il software open source.
Il corso, che dura tre anni ed è composto da più moduli frequentabili singolarmente, forma esperti del software open source (tecnico, amministratore e programmatore); incoraggia la diffusione di esperienze e progetti e l’utilizzo, da parte di utenti, amministrazioni locali e PMI, di soluzioni in questo àmbito. Attraverso la creazione di una community e di un centro di competenza Open Source, realizzato in collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’informazione dell’Università di Milano, traccia nel contempo una mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze disponibili sul territorio.
Al termine di ciascun corso, previa il superamento dell'esame, viene rilasciato dalla SIAM un attestato conforme alla normativa regionale che ha validità europea mentre, al termine dei tre anni, lo studente riceve l’attestato di Esperto Open Source Software valido sul territorio italiano. Il primo corso è terminato a novembre 2010 e il successivo è programmato per fine febbraio 2011.
Per informazioni contattare la segreteria della scuola al numero 02/86452542 o all'indirizzo segreteria@siam1838.it.

Viola Venturelli

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