Costa un quattordicesimo dell’iPad meno costoso. Meno di un terzo del computer destinato ai bambini dei Paesi in via di sviluppo annunciato, e mai realizzato, già dal 2005 da Nicholas Negroponte e dalla sua organizzazione non profit legata all’Mit, “One laptop per child”. Non ha ancora un nome, ma il tablet pc annunciato giovedì dal governo indiano ha suscitato l’interesse di tutto il mondo, sia per l’incredibile prezzo che dovrebbe avere – 35 dollari, con la possibilità di scendere, con la diffusione, fino ai 10 -, sia per il progetto presentato dal ministro della Sviluppo delle risorse umane del Paese, Kapil Sibal. L’idea è infatti quella di diffondere l’uso dell’informatica e la connessione a Internet tra i giovani che vivono nella povertà, arrivando a distribuire l’”induPad” man mano a oltre 25 mila college e 500 università indiane.
Il ministro è sicuro di riuscire a realizzare l’ambizioso progetto entro il 2011. E questo malgrado il fatto che al momento nessuna azienda privata si è dimostrata interessata alla produzione del tablet, nonché il fallimento del portatile low-cost “Sakshat” che era stato presentato l’anno scorso. “Le soluzioni per il domani arriveranno dall’India”, ha commentato alla stampa. “La risposta per i Paesi poveri non può infatti essere un computer da 100 dollari: costa già troppo”. Il prototipo della tavoletta presentato a Nuova Delhi è stato realizzato selezionando le componenti – dalla motherboard allo schermo touch – di minor prezzo possibile. Arrivando appunto a un costo di produzione teorico di poco superiore ai 30 dollari (l’iPad si aggira attorno ai 230$). Il tablet si connetterà a Internet via wi-fi (e supporterà Flash), permetterà la lettura di diversi supporti multimediali e l’utilizzo di programmi di videoscrittura compatibili con il sistema operativo basato su Linux. Il tutto con la possibilità di ricaricarsi tramite energia solare.
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